Dal 22 Aprile via libera ai piccoli lavori edili. Non serviranno più le autorizzazioni

Per i piccoli lavori edilizi da realizzare in abitazioni o attività produttive senza particolari autorizzazioni ora c’è un glossario unico per tutto il Paese.

E’ l’effetto del decreto di semplificazione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che entrerà in vigore il 22 aprile 2018.

Si è messo ordine, così, nelle molteplici interpretazioni sul suolo italiano della legge esistente che autorizza diversi lavori ad essere realizzati senza permessi, sempre nel rispetto delle leggi in materia.

La lista (in attuazione del Dlgs 222/2016) traccia un confine tra una miriade di piccoli interventi di manutenzione e miglioramento che nel Testo unico edilizia (Dpr 380/2001) sono indicati solo per capitoli. Concretamente, il glossario agisce su due linee. Da un lato, mette insieme tutte le opere per le quali era già pacifico che non fosse necessario un titolo abilitativo ( facendo soltanto un’operazione compilativa, comunque molto utile per gli operatori ed i cittadini),  dall’altro, invece, illustra i casi al limite per i quali, da adesso, i Comuni non potranno imporre vincoli.

Il decreto individua le principali categorie di intervento e un primo elenco delle 58 principali opere che possono essere realizzate in edilizia libera, allegando una tabella di facile utilizzo per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Per fare alcuni esempi, nelle ‘manutenzioni ordinarie” sono inclusi:  -interventi edilizi come le opere di riparazione,  -rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quindi pavimentazioni, intonaci, rivestimenti, serramenti e infissi, inferriate o quelle necessarie a mantenere in efficienza gli impianti tecnologici.

Possono essere realizzate anche tutte le opere di arredo da giardino ( muretti, fontane, ripostigli per attrezzi, ricoveri per animali) che sono oggetto di frequenti contestazioni, ma che- da adesso- diventano inattaccabili.  Discorso simile per le tensostrutture. Anche qui arriva un chiarimento: per l’installazione servirà una comunicazione, mentre tutte le attività successive (manutenzione, riparazione, rimozione) saranno libere.

Nessuna autorizzazione – sarà necessaria per i pannelli solari e fotovoltaici, fuori però dai centri storici. O per l’adeguamento degli impianti di estrazione fumi, che magari indirizzino le emissioni in maniera diversa: interventi molto importanti per le piccole attività produttive.

Si allega:

il Testo del decreto

l’allegato al decreto

la mappa dei lavori che possono essere eseguiti

Potrebbe anche interessarti...