Scontrini e fatture: cosa cambia dal 1° luglio 2019

Oltre alle scadenze fiscali di fine giugno slittate a inizio luglio (il 30 giugno è domenica e, dunque, le scadenze sono posticipate), nella seconda parte del 2019 prenderà il via una serie di misure e di operazioni.

In particolare, dal 1° luglio cambieranno le modalità di presentazione dei ricorsi fiscali e saranno introdotti gli scontrini fiscali telematici per chi fattura più di 400 mila euro.  

Addio al vecchio scontrino 

Dal 1 luglio farà il suo esordio per oltre 200 mila commercianti e contribuenti il cosiddetto scontrino elettronico. Ideato come ulteriore forma di contrasto all’elusione ed evasione fiscale (gli scontrini battuti saranno inviati in tempo reale ai server dell’Agenzia delle entrate), lo scontrino telematico diventerà obbligatorio per chi ha ricavi annui superiori ai 400 mila euro. Chi non ha ancora provveduto, dovrà dunque aggiornare la propria dotazione tecnologica: i vecchi registratori di cassa, infatti, non sono omologati per l’invio telematico degli scontrini. Necessario acquistarne o noleggiarne uno nuovo (sono previsti sconti del 50% sotto forma di credito d’imposta) o acquistare degli adattatori che “convertano” il flusso di cassa in dati digitali e siano in grado di comunicare con i server dell’Agenzia delle Entrate.

Fatturazione elettronica in 15 giorni

Dal 1 luglio entra a regime la fattura elettronica per 3,2 milioni di contribuenti. La fattura dovrà essere obbligatoriamente emessa entro 10 giorni dall’operazione, anche se vari emendamenti al già citato Decreto Crescita propongono di estendere il termine a 15 giorni. Chi non rispetta questo termine incapperà in sanzioni che sono ancora in fase di definizione.

Ricorsi fiscali solo online

Dopo che lo scorso anno era stata introdotta la procedura “ibrida” cartacea-digitale, dal 1° luglio sarà obbligatorio utilizzare il canale telematico per qualunque tipologia di ricorso fiscale, in commissione tributaria, provinciale o regionale.

 

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