Acquisto prima casa, quando sono detraibili le spese di intermediazione immobiliare
Le spese di intermediazione immobiliare per l’acquisto della prima casa sono detraibili a determinate condizioni. Prima fra tutte, ha spiegato l’Agenzia delle Entrate alla posta di Fisco Oggi, che la compravendita abbia effettivamente luogo e che i pagamenti avvengano con sistemi tracciabili.
Spese di intermediazione immobiliare, il caso
Un contribuente ha stipulato un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale, pagando a un’agenzia il compenso per intermediazione immobiliare.
Si è quindi rivolto all’Agenzia delle Entrate per sapere se è possibile portare tale spesa in detrazione dall’Irpef anche se non è ancora stato stipulato il contratto definitivo di compravendita e cosa accadrebbe se la compravendita non avvenisse più.
Spese di intermediazione immobiliare, come funziona la detraibilità
L’Agenzia delle Entrate ha risposto che i compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale sono detraibili dall’Irpef in misura pari al 19% (per un importo non superiore a 1.000 euro per ciascuna annualità).
La spesa pagata all’agenzia può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui la stessa è stata sostenuta, purché il contratto preliminare risulti regolarmente registrato.
Dal momento che l’agevolazione è subordinata all’acquisto dell’abitazione principale, in caso di mancata stipula del contratto definitivo di compravendita il contribuente dovrà restituire la detrazione usufruita, assoggettando tale somma a tassazione separata.
L’Agenzia ha ricordato che dal 2020 la detrazione per spese di intermediazione immobiliare spetta a condizione che l’onere sia stato sostenuto con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili e che può essere usufruita per intero solo se si possiede un reddito complessivo fino a 120.000 euro. In caso di superamento di tale limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro.
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