– CONDOMINIO E ABUSI EDILIZI: LA CONTESTAZIONE ENTRO UN ANNO
Gli abusi edilizi commessi da un condòmino (ad es. ampliamento in sopraelevazione della propria unità immobiliare, come nel caso di specie) devono essere contestati immediatamente da parte dell’amministratore del condominio, pena la decadenza dal diritto di chiedere l’annullamento delle autorizzazioni amministrative. Per approfondire clicca qui
– OBBLIGO DI INSTALLARE LA PRESA PER AUTO ELETTRICHE NEI CONDOMINI
Entro la fine del 2017, tutte le amministrazioni locali dovranno inserire una norma nel proprio regolamento edilizio che vincola gli immobili di nuova costruzione ad avere la presa per le auto elettriche. Come pena c’è il mancato rilascio del titolo abilitativo. Per approfondire clicca qui
– TARI:COME RICHIEDERE IL RIMBORSO AL COMUNE
Dopo i chiarimenti del Ministero dell’Economia e Finanze sul calcolo della Tari in base alle pertinenze, si è scatenata la corsa alla richiesta di rimborso da parte dei cittadini. Cosa fare? Come fare? Per approfondire clicca qui
– PROFESSIONISTI:DETRAIBILI LUCE E GAS DELLO STUDIO DI CASA
Chi possiede partita IVA (professionisti e autonomi) può detrarre l’IVA pagata sulle bollette delle utenze di luce e gas relative all’immobile adibito ad uso promiscuo – ossia non ‘esclusivo’ – all’attività lavorativa. Si tratta, ad esempio, dello ‘studio di casa’: se il luogo è destinato a scopi lavorativi e dunque una parte della spesa viene sostenuta per finalità produttive connesse allo svolgimento dell’attività imprenditoriale o professionale, la detrazione è possibile. Per approfondire clicca qui
– FABBRICATI RURALI E IMPOSTA DI SUCCESSIONE
Ai fini dell’imposta sulle successioni, la rendita dei fabbricati rurali è ricompresa nel reddito dominicale dei terreni ai quali sono asserviti. Per approfondire clicca qui
– ABUSO EDILIZIO E ACQUISIZIONE GRATUITA DEL COMUNE DOPO I 90 GIORNI
L’acquisizione gratuita al patrimonio del Comune dei manufatti abusivi è un atto dovuto, subordinato unicamente all’accertamento dell’inottemperanza e al decorso del termine di novanta giorni fissato per la demolizione e la rimessa in ripristino dello stato dei luoghi. La massima è stata ribadita dal Consiglio di Stato nella sentenza 4547/2017 del 27 settembre, che ha respinto il ricorso contro l’acquisizione da parte di un comune, confermata dal Tar Napoli, di un prefabbricato abusivo e della relativa area di sedime, per un’estensione catastale totale di 1047 mq. Per approfondire clicca qui