Nuovo codice appalti pubblici: obbligatorio il Green Public Procurement
Con l’entrata in vigore, nel maggio 2017, del Nuovo Codice degli Appalti Pubblici (Decreto Legislativo 56/2017), il Green Public Procurement (i cosiddetti “acquisti verdi”) è diventato obbligatorio. Questo significa che le Pubbliche Amministrazioni saranno obbligate ad adottare i “Criteri ambientali minimi (Cam)” approvati dal Ministero dell’Ambiente, che fissa gli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni e servizi, gli impatti ambientali e i volumi di spesa sui quali definire tali criteri.
I Cam forniscono, quindi, le “considerazioni ambientali” propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara: oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche collegate alle modalità di aggiudicazione in base all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto.
Una piccola rivoluzione che vede l’Italia come il primo Paese in Europa a rendere obbligatorio per legge il Green Pubblic Procurement. Un percorso che parte da lontano, a livello europeo, già nel 2000, quando al Consiglio Europeo di Lisbona l’Unione ha fissato l’obiettivo di diventare “un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. Un peso che si è sempre più rafforzato, fino ad arrivare alla proposta della Commissione sull’Economia circolare e alla revisione delle direttive sugli appalti pubblici.
Il Ministero dell’Ambiente ha già adottato i “Criteri ambientali minimi” per alcuni prodotti e servizi, quali gli arredi, i tessili, la ristorazione collettiva, i servizi e i prodotti di pulizia, la carta per fotocopie, i computer e le stampanti, l’illuminazione pubblica, il servizio dei rifiuti urbani, la costruzione e la manutenzione degli edifici, ecc. L’obbligatorietà, prevista dal Codice degli appalti pubblici, vincola le Amministrazioni Pubbliche a scegliere beni e servizi tenendo conto del loro impatto ambientale e sociale nel corso dell’intero ciclo di vita (produzione, utilizzo e smaltimento) e integrando i criteri ambientali in tutte le fasi del processo d’acquisto.
Si allega l’opuscolo Green Public Procurement