Case di lusso: contano anche sottotetti e seminterrati e se la superficie supera i 240 mq si perdono le agevolazioni prima casa
Sottotetti e seminterrati vanno conteggiati nella superficie e se si superano i 240 mq si perdono le agevolazioni prima casa, in quanto l’immobile diventa abitazione di lusso. E’ questa la decisione della Corte di Cassazione stabilita con al sentenza del 26 Gennaio 2018 n.2010 (allegata alla presente), intervenuta nel contenzioso tra l’Agenzia delle Entrate e il neo-proprietario di un’abitazione, che aveva usufruito delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Per il Fisco, la superficie dell’immobile superava i 240 metri quadri e quindi rientrava tra gli immobili di lusso e pertanto aveva chiesto il pagamento delle imposte per intero. Il proprietario, però, sosteneva che il Fisco aveva erroneamente computato nella superficie utile anche il sottotetto e il seminterrato. Inizialmente le Commissioni tributarie gli avevano dato ragione perché i due ambienti erano privi dei requisiti previsti dal regolamento edilizio ai fini dell’abitabilità, ma la Cassazione è stata di diverso avviso. Secondo la Cassazione, infatti, le previsioni del DM 2 agosto 1969, dove si dispone che devono essere considerate “di lusso” le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 e che dal computo della superficie vanno esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e il posto macchine, sono tassative.
Di conseguenza non possono essere esclusi dal calcolo della superficie utile solo balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e posto macchine, mentre gli altri ambienti devono essere computati a prescindere dal requisito dell’abitabilità. Non trovandosi nell’elenco contenuto nel decreto ministeriale, sottotetti e seminterrati contribuiscono ad aumentare la superficie utile alla classificazione dell’immobile.