Superbonus, per scegliere i materiali giusti non basta il prezzario DEI
La presenza di un materiale nel prezzario DEI non è una condizione sufficiente per dimostrare la sua rispondenza ai requisiti richiesti per usufruire del Superbonus. Lo ha spiegato Enea con una nota pubblicata nei giorni scorsi.
Per poter accedere al Superbonus, i prodotti utilizzati negli interventi di riqualificazione energetica devono rispettare una serie di requisiti tecnici ed è necessaria l’asseverazione della congruità delle spese.
Le valutazioni, però, non possono essere condotte in modo automatico. Come affermato da Enea, i tecnici sono chiamati a valutazioni puntali.
Superbonus, Enea: i requisiti dei materiali per l’edilizia
Enea nella nota spiega che “l’inclusione dei prodotti per l’edilizia nel prezzario DEI non costituisce di per sé garanzia circa la conformità degli stessi a tutta la normativa a questi applicabile, compresa la rispondenza tecnica ai requisiti previsti dal Decreto “Requisiti” (DM 6 agosto 2020) ai fini dell’ammissibilità ai benefici dell’Ecobonus e del Superbonus”.
I professionisti, spiega la nota, devono acquisire la documentazione che dimostri la conformità dei prodotti utilizzati alla normativa che regola il superbonus.
La verifica dei requisiti dei materiali e dei sistemi isolanti, scrive Enea, deve essere effettuata sulla base della nota sulle prestazioni dei materiali isolanti, diffusa a dicembre 2020. La nota spiega che per gli interventi con data di inizio lavori precedente al 6 ottobre 2020 (data di entrata in vigore del DM 6 agosto 2020) si applicano i limiti riportati nel DM 11 marzo 2008, coordinato con il DM 26 gennaio 2010. Per gli interventi iniziati a partire dal 6 ottobre 2020 si applicano i limiti riportati nell’Allegato E del DM 6 agosto 2020.
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